IL SIGNORE VI HA ASPETTATO QUI SU QUESTA MONTAGNA

Giovanni Paolo II, 24/03/2000

Galilea: una stessa strada, un solo Spirito

Il P. Juan Manuel Silva López ha assunto l’incarico di nuovo rettore del Seminario Redemptoris Mater di Galilea, succedendo al P. Francesco Giosuè Voltaggio, che ha guidato il seminario per sedici anni. Il P. Juan Manuel è stato seminarista a Galilea dal 2008 ed è stato ordinato presbitero del Patriarcato Latino di Gerusalemme nel 2017.

Dopo l’ordinazione ha svolto il suo ministero in Giordania, collaborando inizialmente con il vescovo vicario del Patriarca e poi con l’équipe di catechisti itineranti impegnati nell’evangelizzazione. Nell’ultimo anno è stato responsabile della Domus Mamre di Gerusalemme, una casa dedicata all’accoglienza dei pellegrini in Terra Santa.

Nel suo messaggio di presentazione, il nuovo rettore ha voluto esprimere la sua gratitudine verso il suo predecessore: “Il padre Francesco è stato per me un riferimento costante nella crescita umana e spirituale. Sono certo che il Signore lo benedirà abbondantemente per la sua fedeltà e il suo servizio”.

Il nuovo rettore ha anche chiesto preghiere per questa nuova fase del cammino: “Provo timore per questo compito, ma confido che, nella mia fragilità, si manifesti l’opera di Dio. Chiedo al Signore ogni giorno: ‘Eccomi, manda me!’”.

Una nuova tappa segnata da vocazioni e frutti missionari

Durante l’ultimo anno, il seminario ha celebrato con gioia l’ordinazione sacerdotale di tre seminaristi italiani: Igino Sistilli, Giacomo Dainotti e Paolo Felicetti, che stanno già svolgendo il loro servizio pastorale, due in Giordania e uno in Israele. Inoltre, per la prima volta, due giovani greco-cattolici formati nel seminario sono stati ammessi agli ordini minori nella cattedrale di Sant’Elia, ad Haifa, e si preparano all’ordinazione diaconale.

Durante l’estate, diversi seminaristi hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, in Portogallo. Provenienti da Israele, Palestina, Giordania, Tunisia, Cipro e Paesi del Golfo, 170 ragazzi e ragazze hanno intrapreso un pellegrinaggio che ha toccato luoghi emblematici della fede cristiana: Barcellona, Barbastro, Saragozza, il castello di Javier, Fatima e infine Lisbona, dove hanno incontrato Papa Francesco.

Il P. Juan Manuel ha sottolineato che in tutti questi luoghi santi i giovani hanno pregato per le loro famiglie, per le loro vocazioni e anche per i benefattori del seminario. Durante il pellegrinaggio, 40 ragazzi e ragazze hanno sentito la chiamata del Signore e si sono resi disponibili per l’evangelizzazione.

Formazione missionaria e sfide attuali

Attualmente, il seminario conta 28 seminaristi, alcuni dei quali stanno svolgendo un anno di missione in diversi Paesi del Medio Oriente (Giordania, Israele, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Cipro). Questa esperienza fa parte del carisma del seminario, che si propone di formare presbiteri per la Nuova Evangelizzazione, capaci di sostenere la fede in comunità antiche ma oggi indebolite dalla cultura secolarizzata.

Il nuovo rettore ha ricordato che solo l’annuncio del Vangelo può attraversare le porte chiuse dell’ideologia e liberare dalla paura della morte, che schiavizza l’uomo di oggi. “Siamo chiamati a portare i nostri fratelli sulle spalle e a ricondurli con amore alla Chiesa”, ha affermato.

Ha anche citato le parole di san Giovanni Paolo II nell’esortazione Novo Millennio Ineunte:

“Il nostro cammino, all’inizio di questo nuovo secolo, deve farsi più rapido lungo i sentieri del mondo… Non vi sono distanze tra coloro che sono uniti dalla stessa comunione, la comunione che ogni giorno si nutre alla mensa del Pane eucaristico e della Parola di vita”.

Gratitudine e benedizione

Infine, il P. Juan Manuel ha espresso la sua profonda gratitudine al Signore per i frutti del seminario, per i seminaristi, per i fratelli che vi prestano servizio, e per tutti coloro che lo sostengono spiritualmente e materialmente. “Il Signore vi ricompenserà con il centuplo. Vi ricordiamo ogni giorno nella nostra preghiera e invochiamo su di voi e sulle vostre famiglie la sua benedizione”.